Lo Iata abbassa le stime per il 2011
La Iata ha abbassato le stime per i profitti del 2011 a 8,6 miliardi di dollari, dai 9,1 miliardi che aveva predetto a dicembre. Si tratta di un dimezzamento (-46%) rispetto ai 16 miliardi guadagnati dall’industria nel 2010. Su entrate attese per 594 miliardi di dollari, gli 8,6 miliardi significano un margine di profitto dell’1,4 per cento. «La situazione politica in Medio Oriente ha portato il petrolio a salire oltre i 100 dollari a barile, un costo molto più elevato rispetto a dicembre, quando le stime erano state fatte su un costo di 84 dollari a barile. Allo stesso tempo, adesso si prevede che l’economia mondiale crescerà del 3,1 per cento quest’anno, lo 0,5 per cento in più rispetto a quanto predetto tre mesi fa. Ma entrate più forti forniranno solo una parziale compensazione ai costi più elevati. I profitti saranno dimezzati rispetto allo scorso anno e i margini saranno patetici», ha detto Giovanni Bisignani, direttore generale e ceo della Iata.