Porti, per il ministro Matteoli sono troppi. “Puntare su una decina di scali”
Troppi porti, poche infrastrutture di collegamento, eccessivo ritardo su logistica e informatizzazione. Il quadro che emerge dal Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto, in corso nei giorni scorsi a Milano, fa acqua da tutte le parti. Anche se per fare meglio, basterebbe davvero poco. “L’impegno sulla logistica è fondamentale – sottolinea il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino – e potrebbe fruttare mezzo punto di Pil all’anno”. Il vero problema è la scarsa efficienza, che si traduce in maggiori spese. “Ci sono troppi porti e troppi aeroporti – dichiara il ministro dei Trasporti Altero Matteoli – ognuno ha voluto il suo”, e il risultato è la disgregazione e la minore competitività. “Bisogna puntare al massimo su una decina di scali sui quali investire”, fa eco l’ad di Fs Mauro Moretti. Contrario il segretario generale di Assoporti, Paolo Ferrandino. “Il sistema portuale – afferma – è una risorsa in termini di produzione di ricchezza, che ha tenuto nonostante la crisi. La quantità di merci che movimentano i nostri scali, se concentrata su soli dieci porti, li renderebbe estremamente invasivi per il territorio”.