Cargo ferroviario, “Liberalizzazione incompleta”
E’ una liberalizzazione a metà quella dipinta dalla FerCargo, l’associazione che raggruppa le imprese ferroviarie private nel settore cargo, aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia.
Se nel primo semestre 2012 le imprese FerCargo (circa il 30% del traffico in Italia) hanno complessivamente registrato un incremento di circa il 6% di volumi di traffico, alla soddisfazione si associa la preoccupazione derivante da alcune decisioni ed iniziative unilaterali messe in campo dal Gestore dell’Infrastruttura. Provvedimenti che secondo FerCargo “rallentano e rischiano in alcuni casi di bloccare lo sviluppo di un comparto che rappresenta oggi la quota modale più bassa di Europa, tra il 6-7%”.
In particolare, insieme ad altre modifiche presenti nella bozza del Prospetto Informativo della Rete- PIR -, che annualmente aggiorna le regole e modalità di accesso degli operatori all’infrastruttura, le Imprese contestano l’interruzione dei servizi di manovra in tutti i terminal pubblici a partire dal Dicembre 2013. La proposta non ha accolto nessuna osservazione inviata da parte degli operatori interessati. Ci penserà (forse) il ministero dei Trasporti a mettere una pezza: un tavolo specifico è stato convocato per questa settimana tramite il Sottosegretario Improta.