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Bosch, futuri tir ibridi diesel e autonomi nei convogli
Si chiama VisionX il concept che anticipa la visione del colosso della componentistica automotive Bosch per ciò che riguarda il futuro dei veicoli industriali. La proposta – presentata al Salone IAA Hannover che si apre oggi al pubblico – punta alla creazione di una ‘macchina intelligente’ come motrice per autoarticolati da 40 tonnellate di peso complessivo.
”Connessi, elettrificati e autonomi: Ecco come saranno gli autocarri in futuro: connessi, elettrificati e autonomi, cioè le caratteristiche che Bosch ha racchiuso in VisionX – ha detto MarkusHeyn, membro del board di Robert Bosch – compresa una delle tecnologie innovative come il platooning, cioè la capacità di muoversi in convoglio in modalità autonoma, una caratteristica che, oltre a facilitare la vita degli autisti nei lunghi viaggi, si traduce anche in un significativo aumento della sicurezza”.
In futuro, vari sistemi di assistenza degli autocarri e degli autoarticolati verranno combinati con l’automazione per rendere i veicoli più sicuri e più affidabili, quasi come se viaggiassero su binari. Durante il viaggio i mezzi riceveranno in tempo reale da Bosch IoT Cloud tutti i dati di cui hanno bisogno, tra cui informazioni sul percorso, condizioni del traffico, deviazioni e attrezzature di scarico disponibili alla destinazione, evitando tempi di inattività. Inoltre, sarà l’autocarro stesso ad occuparsi di alcuni aspetti della guida: per esempio, una volta raggiunta l’autostrada, si unirà a un convoglio, ossia una sorta di treno merci formato da autocarri, diventando uno dei vari veicoli che sono connessi elettronicamente e collegati al veicolo in testa. I veicoli del convoglio accelereranno, freneranno e sterzeranno in modo sincronizzato, portando la guida autonoma a un nuovo livello, aumentando la sicurezza ed eliminando lo stress per l’autista.
Sarà l’uomo a guidare l’autocarro finché il sistema di bordo non riceverà dati che individuano un convoglio adatto. Allora il veicolo diventerà ‘autonomo’ e procederà da solo sotto la supervisione dell’autista. L’inverso succederà quando l’autocarro dovrà abbandonare il convoglio per uscire dall’autostrada; in quella situazione l’autista riprenderà il comando per completare il viaggio in modalità manuale o parzialmente autonoma. ”Gli autocarri connessi e autonomi rappresentano il futuro – ha detto Heyn – e Bosch intende svolgere un ruolo importante nel loro sviluppo”. Altro elemento di cambiamento per rivoluzionare i trasporti su gomma del futuro sarà la propulsione diesel ibrida, presente nel concept Vision X, in cui un motore a gasolio è accoppiato a unità elettriche per agevolare la marcia in convoglio con un coordinamento ottimale di frenata, accelerazione e sterzata. Tutto questo si tradurrà in minori costi di esercizio, in quanto da solo lo sfruttamento dell’effetto scia consente un risparmio di carburante fino al 10%. VisionX di Bosch si propone anche come parte della catena logistica connessa: ”Perfettamente connesso l’autocarro del futuro diventerà un componente chiave dei processi logistici internazionali – ha spiegato Heyn – ad esempio con l’accettazione dei documenti di spedizione al caricamento del mezzo, all’esecuzione di manovre automatiche quando il veicolo giunge a destinazione. Accedendo a Bosch IoT Cloud, autotrasportatori e clienti potranno sapere in qualsiasi momento dove si trovano l’autocarro e il carico. Inoltre, gli autisti potranno trovare e prenotare i parcheggi lungo il percorso, rendendo il viaggio meno stressante.
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