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Porti, Trieste rinasce eco
Il rilancio del porto di Trieste è cominciato. In chiave ecosostenibile. L’eco-rinascita del porto è stata sancita da un protocollo d’intesa firmato dal Ministero dell’Ambiente e dall’Autorità portuale del capoluogo giuliano.
“L’accordo con il Porto di Trieste – dichiara il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini – è un segnale molto forte, e punta alla riqualificazione e valorizzazione di infrastrutture e spazi”.
“C’è tantissimo da fare – aggiunge il presidente dell’Autorità portuale, Marina Monassi – cinque aree da risistemare: dobbiamo reagire investendo in sostenibilità”. Secondo l’authority, l’accordo “costituisce soprattutto un focale punto di partenza per innestare un processo di reale rivitalizzazione del porto franco triestino e della sua centralità nel contesto dell’arco Nord Adriatico, nell’ambito dei futuri scenari che si vanno delineando con la progressiva estensione del mercato comunitario verso il Centro-Est dell’Europa e l’area dei Balcani”. Tra gli obiettivi principali la riqualificazione e il potenziamento del terminal ferroviario di Trieste Campo Marzio, il riassetto delle aree industriali dell’Ex Arsenale San Marco, la realizzazione della Piattaforma Logistica e la creazione di un nuovo terminal portuale.
Giovani e alcol: divertimento sì, ma responsabile!
“Chi beve non guida e chi non beve guida”. Sempre più persone in Italia hanno fatto proprio questo principio: sono infatti oltre 132mila i cosiddetti “Guidatori Designati”, ossia coloro che non bevono neanche un cocktail per riportare a casa gli amici in totale sicurezza. Lo rivelano i dati raccolti dall’Automobile Club d’Italia e Diageo Italia – leader mondiale delle bevande alcoliche – nel corso della periodica campagna sociale “Divertiti responsabilmente” che si svolge nei mesi estivi nei pub e nelle discoteche delle località più frequentate dai giovani.
Alcol e incidenti stradali.
Che la guida in stato d’ebbrezza sia un tema scottante, e allarmante, lo confermano le statistiche a livello europeo. Il 25% delle vittime della strada è imputabile all’alcol mentre gli incidenti determinati dal consumo di bevande alcoliche sono la prima causa di morte tra gli under 24. Ancora, il 2% dei conducenti guida sistematicamente al di sopra del tasso alcolemico consentito dalla legge.
Se poi ci si concentra sui più giovani, il quadro si fa ancora più cupo: i neopatentati italiani sono coinvolti nel 15% degli incidenti stradali. Percentuale che balza al 25% nelle ore serali e notturne per raggiungere il 32% il sabato sera.
Un contributo importante alla lotta contro la guida in stato d’ebbrezza può provenire dalle campagne di sensibilizzazione e di formazione: dal 2001 ad oggi i decessi sulla strada correlati al consumo di alcol sono infatti diminuiti del 5,7%. Leggi il resto di questo articolo »
Autotrasporto, come accedere ai contributi per la formazione
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto concernente i criteri e i termini per l’accesso ai contributi per le imprese di autotrasporto di merci. Ecco come accedervi.
Prima di tutto le basi: i progetti devono prevedere la partecipazione di titolari, soci, amministratori, dipendenti o addetti delle imprese a corsi di formazione o aggiornamento professionale (anche in collaborazione con istituti universitari), e la realizzazione di piani formativi aziendali, interaziendali, territoriali o strutturati per filiera.
I contributi coprono al massimo il 25% dei costi delle azioni di formazione specifica e fino al 60% nel caso di formazione generale e possono essere distribuiti sotto vari capitoli di spesa, come il pagamento dei docenti, la loro eventuale trasferta o quella dei destinatari delle lezioni, le spese generali indirette.
Per fare domanda è necessario inviare il progetto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione generale per il trasporto stradale e per l’intermodalità, Via Caraci, 36 – 00157 Roma, entro e non oltre il 3 maggio 2011.